Giorgio Almirante a Genova – 30 giugno 1960

30 giugno 1960Alla caduta del governo Tambroni si acutizzano le divergenze interne al MSI, Almirante e i suoi, proclamano la nascita della corrente “Rinnovamento nazionale” che si contrappone al segretario Michelini .

Il MSI garantì il sostegno a un governo monocolore guidato dal democristiano Fernando Tambroni (1960). Il partito aveva già votato la fiducia ai governi Zoli e Segni II, ma questa volta fu l’unico a sostenere il Governo Tambroni, oltre alla DC. Da parte delle opposizioni questa inedita alleanza fu interpretata come un avvio di svolta autoritaria e si creò un clima di grave imbarazzo per il quale la DC, in difficoltà nei confronti degli altri partiti che minacciavano di fare insorgere il Paese, costrinse Tambroni alle dimissioni; inaspettatamente, il Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi respinse queste dimissioni, principalmente perché nessun altro democristiano, vista la temperatura rovente del dibattito politico, accettava di sostituirlo e di comporre nuove alleanze.

Il MSI restava dunque il sostegno essenziale di quel governo e l’occasione fu sfruttata per proporsi all’attenzione generale, organizzando un congresso a Genova, città Medaglia d’Oro della Resistenza; si disse allora che la scelta di questa città da parte del movimento fosse stata intenzionalmente provocatoria. La Camera del Lavoro di Genova, appoggiata dall’opposizione di sinistra, il 30 giugno 1960 indisse un corteo per protestare contro la convocazione a Genova del sesto congresso del Movimento Sociale Italiano che causò duri scontri tra manifestanti e forze di polizia. In conclusione il MSI rinunciò a tenere quel congresso; tuttavia questo non fu sufficiente e altri scontri tra polizia e manifestanti di sinistra come a Roma e Palermo, non furono meno violenti e provocarono una decina di morti, culminando con la strage di Reggio Emilia il 7 luglio 1960.